31 maggio 2012

Domandati cosa tu farai per il tuo Paese

In questi giorni di paura, ma anche di grande speranza e coraggio, l'Italia dovrebbe dimostrarsi un Paese unito. Un Paese che non si abbandoni alle sterili polemiche, che non punti diti contro, che non dica poteva essere e non è stato, dovevi fare ma non farai. Vorrei un' Italia forte, che si stringesse intorno alle popolazioni colpite dal terremoto, che camminasse insieme verso il domani, con la certezza di farcela.
Il nostro è un Paese dalle mille contraddizioni. Molte colpe vanno alla nostra classe dirigente, troppo spesso inadeguata e impreparata, e al sistema politico in generale. Ma altre e non poche responsabilità vanno a noi, noi cittadini italiani. Ci lasciamo trasportare dalla rabbia, dal livore, e non riusciamo ad affrontare i problemi in maniera lucida. Non sappiamo rimboccarci le maniche, perchè pensiamo che a noi tutto sia dovuto e quindi aspettiamo che qualcun'altro agisca per noi. Siamo gli stessi che si lamentano dell'economia, della disoccupazione, ma siamo anche gli stessi che aggirano la legge ed evadono il Fisco.
I problemi non si risolverrano, un domani migliore non arriverà mai, se non pensiamo che il bene dello Stato è anche il nostro bene, che prima di tutto c'è l'Italia, e che se lei sarà forte lo saremo anche noi.


E come disse Kennedy, durante il suo giuramento come Presidente degli Stati Uniti d'America:

Non chiederti che cosa il tuo Paese farà per te, ma domandati cosa tu farai per il tuo Paese.



27 maggio 2012

Donne che odiano gli uomini

Sono gli uomini ad essere cambiati o siamo noi donne? L’immagine dell’uomo forte, corteggiatore, senza macchia e senza paura ci ha abbandonato da un po’. Prende piede, invece, quella del maschio codardo, indeciso e incapace di fare il primo passo. Naturale evoluzione o colpa delle donne? Il sesso (un tempo) debole ha lasciato posto al lato deciso, combattivo, emancipato. Donne che prima non potevano neppure uscire di casa senza il fedele compagno, oggi sono loro a far scappare il ladro che entra in casa. Se si prefiggono un obiettivo cercano di raggiungerlo, senza preoccuparsi delle eventuali sconfitte. Sarà questa la vera differenza? La donna sa perdere e l’uomo no? Noi siamo in grado di rialzarci dopo una sconfitta mentre per gli uomini perdere è un po’ come morire? Il loro orgoglio non può essere scalfito, altrimenti il caos sarà totale. Le donne invece accettano la sconfitta, quasi la cercano, perché se sai perdere sai anche vincere. Solo che con degli uomini del  genere è difficile ottenere vittorie. Nel buio delle discoteche, tra i fumi dell’alcol, sanno avvicinarsi, udite udite provarci, anche mettere mani sui lati B. Grande conquista. Ma alla luce del sole si nascondono, sono impacciati, non sanno come muoversi, risultano quasi ridicoli. E lasciano alle donne il gioco, che per qualcuna sarà anche divertente, per altre invece proprio per niente.
Perché il problema è: vale la pena  mettersi in gioco per degli uomini così?

7 maggio 2012

La Francia ha scelto: Hollande è il nuovo Presidente.

La sua vittoria era già nell'aria, ma soltanto ieri, dopo il secondo turno delle elezioni, è arrivato l'annuncio ufficiale. Francois Hollande è il nuovo Presidente della Repubblica francese. Il 52 % degli elettori lo ha preferito al suo sfidante, il Presidente uscente Nicolas Sarkozy. "Con me comincia il cambiamento. Le parole d'ordine saranno giustizia e giovani, e su questo voglio essere giudicato." La folla riunita per lui a Plaze de Tulle lo acclamava, mentre sventolavano le bandiere francesi e grida contro Sarkò. Dall'altra parte proprio lui, Nicolas, che con occhio commosso ringraziava e ammetteva le sue responsabilità per la sconfitta. "Dopo 35 anni di incarico politico, torno ad essere uno di voi, un francese tra i francesi. Rispettate il nuovo Presidente." Sarkò il vip esce di scena, e dietro di lui Carlà Bruni. Con loro finiscono le pailletes, le ceni eleganti all'Eliseo, e si apre una nuova fase , quella della nuova normalità.
Francois Hollande, dieci chili persi per l'Eliseo e due matrimoni alle spalle, di cui uno con l'ex canditata Presidente Ségolène Royal, dalla quale ha avuto quattro figli. E poi c'è Valerie, sua attuale compagna, giornalista politica, per la quale ha lasciato nel 2005 la Royal. Francois e Valerie saranno la prima coppia di fatto a varcare l'Eliseo, ma c'è già chi dice che si sposeranno presto. Hollande, soprannominato Flanby, cioè budino, è l'uomo dei record. E' riuscito a riportare la sinistra al potere dopo 17 anni e a sconfiggere Sarkozy, dopo l'incognita dei voti della Le-Pen. Proprio gli elettori dell'estrema destra sembrano averlo preferito all'ormai fiacco Sarkozy, provato dalla crisi e della sua poco gradita amicizia con Angelona Merkel. Hollande punta adesso sulla crescita e non solo sul rigore, cercando di portare la Francia fuori dalla crisi. Le risatine sotto i baffi non hanno portato bene a Sarkò, e adesso il nuovo Presidente dovrà cercare di guardare al di là del suo naso, cercando di interlocuire non solo con la Germania ma con l'intera Europa.